Scruto e Cutro l’orizzonte nel mare ma non vedo chiarezza…

Scruto e Cutro l’orizzonte nel mare, ma non vedo chiarezza…, e temo che la verità sia “annegata“, purtroppo, insieme a molti “esseri umani“…
Si dice che l’obiettivo era dare un segnale. Qualcuno mormora che si usa fare così, di solito si va laddove è successo qualcosa di grave per dimostrare la presenza delle Istituzioni, del Governo. Si bisbiglia che spesso serva tutto ciò, è consuetudine, utile a manifestare la presenza dello Stato, essere “vicini ai cittadini“, essere presenti sul territorio, dare un messaggio di solidarietà di “vicinanza“, di fermezza e lucidità dell'”Esecutivo” in carica, di determinazione, forse pure di “calore umano“… Umanità?

Qualcuno, invece, asserisce che è stato solo un’operazione (squallida e evitabile) di facciata. Si dice che l’imbarazzo alla conferenza stampa era tale che la mimica facciale e la gestualità dei Ministri e del Presidente del Consiglio, parlava più di mille parole. Si mormora che ci sono stati momenti di totale “imbarazzo“, risposte vaghe e continui controsensi. Taluni suggeriscono che si voleva solo dare dimostrazione di sicurezza e responsabilità del Governo o forse distrarre l’attenzione sulla verità.
Altri dicono che voleva essere solo un’operazione di pulizia dell’immagine politica oramai “macchiata” e “minata” nella credibilità. Si sussurra che il Consiglio dei Ministri è voluto essere a Cutro solo per appendere una “targa commemorativa” in marmo e tentare di riconquistare un minimo di credibilità e nascondere la verità. Deviare l’attenzione delle responsabilità su altro.
Si pispiglia che si è tentato di nascondersi dietro il principio di salvaguardia della dignità nazionale per non infangare la credibilità dell’Italia all’estero e sui tavoli internazionali. Si sibilla che si volesse difendere l’Italia estranea a qualsiasi responsabile sull’accaduto ed agli occhi del mondo intero.

Non vi è stato alcuna sottovalutazione, errore o altro.
La catena di comando… ha funzionato a dovere!

Sono cose che succedono.

Qualcun altro, mormora, se fossero stati dei terroristi su di un barcone? Saremo stati indifesi?
Altri, bisbigliano, se fosse stato invece, un traghetto o una barca italiana? Sarebbero (per logica) comunque morti? Sono cose che succedono, nel 2023, quando pure un satellite riesce a vedere la “differenza di temperatura” di un “essere vivente” sulla terra o nascosto in un edificio, a migliaia di chilometri dal cielo, o ancora l’uomo riesce ad andare su Marte… succede (e sono cose che succedono)… non ci accorgiamo di un “barcone di naufraghi” a poche centinaia di metri dalle nostre coste?

Ritornando a Cutro e al Consiglio dei Ministri…, si dice, che,

si è respirato un’aria di “apparenza“, sembravano tutti impacciati e imbarazzati, è sembrato essere presenti ad una recita, male interpretata. Qualcuno sparla e dice che si percepiva, “freddezza“, “lontananza“, “distanza umana“, poca chiarezza, vaghezza.. incertezza
Si pettegola che era evidente che non vedevano l’ora di andare via. E’ sembrato come quando si deve presenziare in luogo o essere in un posto, ma non si ha per niente voglia di farlo, in realtà, ma tutto questo bisogna farlo e serve solo per l’immagine politica e per propaganda..
Il contrario di quello che serviva e che la gente voleva o che sperava di avere, quello di cui si aveva bisogno. Nessuna visita ai parenti delle vittime. Sul luogo della sciagura, una preghiera sulle bare.
Calore, umanità, vicinanza… nulla di tutto ciò.
Qualcuno maligna che anche al livello “comunicativo” è stata un’operazione alquanto infelice e goffa.

Quasi volgare. Era necessario andare a Cutro per fare una legge e comportarsi così?


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